Viking Roma riesce in una vera e propria impresa, battendo in casa i Campioni d’Italia dell’Aquila, interrompendo la loro striscia positiva in regular season che perdurava da quattro anni.
GLS L’AQUILA – VIKING ROMA FC 2-4 (0-0; 1-1; 1-3)
Il “derby del centro Italia” è ormai diventato sinonimo di match prestigioso e di livello assoluto, tra due compagini che si sono affermate pienamente come protagoniste e avversarie da battere. È stato inoltre l’ultimo incontro dello scorso campionato , la finalissima, che aveva incoronato L’Aquila campione. La stagione si riapre dunque come si era chiusa, ma le cose sono cambiate per i nostri, che hanno fatto tesoro degli errori in finale e che possono contare su una rosa con ancor più innesti di valore. La partita, come tutte quelle che rivestono una grande importanza, è contratta inizialmente. I padroni di casa meriterebbero il vantaggio, ma la sfortuna, vedi i due pali colpiti, e l’autentica giornata di grazia di Abbruciati in porta, negano più volte la gioia agli aquilani. A 3″ dalla fine del primo tempo, Di Già commette fallo da dietro, incorrendo in sanzione da 2′.
Nella ripresa i nostri devono quindi scontare una inferiorità numerica pressoché completa, ma riescono ad arginare bene e a rendersi addirittura pericolosi. La penalità è agli sgoccioli, ma stavolta la Dea bendata si rivela clemente nei confronti degli aquilani, che trovano il vantaggio dopo una deviazione in porta del difensore vikingo Mutanen. I romani dopo l’inferiorità si riorganizzano difensivamente, snaturando un po’ il loro modulo difensivo a causa del gioco aquilano, finendo con l’attuare di fatto un 3-2. La mossa è però quella giusta, perché i padroni di casa non trovano molti sbocchi, se non attraverso sporadiche azioni personali. Gli ospiti intensificano il forcing offensivo e al 5’ del secondo periodo, Zanella F., colto da Di Già, la spara sotto il sette opposto, da posizione molto decentrata. Segue una lunga fase di forti palpitazioni, ma nessuna delle due squadre riesce a portarsi in vantaggio.
È il terzo tempo quello che decide il match: coach Adragna decide che è il momento di passare al gioco a due linee, operando qualche modifica negli interpreti. Dopo 2’ è decisiva la rete siglata da Farina, su assist di Rubeo, che di fronte allo slot la piazza di rovescio con precisione. Questa segnatura spiana la strada ai vikinghi, che invece di andare in sofferenza per il pressing aquilano, incrementano lo score. In 1’30” segnano prima Mutanen, che da quasi metà campo si avvita e lascia partire un tiro eccezionalmente forte, quindi Rubeo, che salta con abilità tecnica la difesa aquilana. A 5’ dalla fine dell’incontro c’è tempo per l’ultima rete dell’Aquila, che sfrutta una disattenzione difensiva e uno sfortunato rimbalzo in piena area grande. I successivi tentativi dei padroni di casa non sono però efficaci e Viking va vicinissimo al gol più e più volte.
La partita termina 2-4, un risultato insperato e inaspettato, soprattutto se si fa riferimento alla facilità con cui, solo pochi mesi prima, L’Aquila si era imposta sui nostri. Il processo di crescita iniziato proprio lo scorso anno, sembra continuare convincentemente anche ora. Gli exploit di molti giovani vengono confermati proprio in questa partita: la consistenza difensiva di Salvagno, l’eclettismo creativo di Sorte, la quantità abbinata alla qualità di Di Già, lo stato di grazia di Abbruciati e Zanella. Il timore che lo scorso finale di stagione potesse lasciare scorie e che l’avversario più temuto, incontrato subito, potesse far comparire insicurezze e fantasmi, vengono spazzati via con questa validissima prova. I nostri non sono usciti dal campo solo coi tre punti, ma, soprattutto, mantenendo le proprie sicurezze e trovando nuove certezze. È un Viking giovanissimo, rampante e dal bel floorball quello che si appresta a divenire costante presenza nell’elite del floorball italiano.
FORZA VIKING!!!